Il Tamburino Sardo


Vai ai contenuti

Menu principale:


Buon Abruzzo

Rubrica bassa cucina

Buon Abruzzo a tutti!
(Paolo Buzzanca)

Esiste una differenza fra destra e sinistra? Esiste, cioè una ragione per prendere in mano la scheda elettorale?

Se ragioniamo alla Di Pietro, chi è onesto sta a sinistra, chi è corrotto a destra. Povera Italia, allora, visto che una stragrande maggioranza dei nostri connazionali simpatizza per Berlusconi: Di Pietro, con il suo pessimismo giustizialista, ci lascia dunque una bella scelta: possiamo essere un paese di corrotti o un paese di imbecilli.

Ma se ragioniamo in termini di ottimismo e pessimismo, le idee si confondono ancor più. La Iervolino mi pare molto ottimista, e così anche Bassolino, per non parlare del sindaco di Ancona o del primo cittadino di Firenze. A ragione, perché a quest'ultimo è bastato occupare un pezzettino di marciapiede per diventare una star. A chi altro sarebbe riuscito?

E Bassolino? Lui è stato capace di navigare su montagne di spazzatura, cosa che nemmeno Luciano di Samosata avrebbe potuto immaginare, e la Iervolino è riuscita ad illudersi di essere amata dai napoletani.
Non vogliamo tirare in ballo Veltroni: lui con l'ottimismo ci fa il bagno la mattina, poi ci pranza, e la sera ci va a letto. Certo, se uno perde tutto, non può che coltivare ottimismo o ritirarsi a vita privata. Ma in Italia non USA

Dunque l'ottimismo è di sinistra? Nemmeno per idea. Chiedetelo ai 360 gradi del sorriso di Silvio Berlusconi!

Mi direte che sono astrazioni che appena valgono a livello nazionale. In Sardegna è tutto diverso!
Infatti: Berlusconi infeuda un suo vassallo, che forse subinfeuda qualcun altro. Soru invece infeuda se stesso e tutti gli altri: Berlusconi presenta l'uomo nuovo, Soru sarebbe l'uomo nuovo e per dimostrare che è tale, propugna la strategia delle due legislature, in maniera che tutti i vecchi siano garantiti e gli antipatici eliminati. Pensate quanto sarebbe più innovativo un sistema del genere: il 30% degli eletti rimane in lizza, il 70% cambia ad ogni legislatura. Si garantirebbe continuità alla politica e si smetterebbe allo stesso tempo di farne una professione. Soru e Berlusconi: uguali.

Sulla chimica, sulle province, sul Consiglio regionale. Ridurre i costi della politica? Ridurre i consiglieri regionali? Rivendicare un risarcimento per le basi militari? Imporre l'obbligo della lingua sarda negli uffici? Accomodatevi a votare, se siete convinti che qualcuno vada alla Regione per fare questo.

Ma ci sarebbe il Partito Sardo d'Azione, mi sembra già di sentire una vocina timida timida! Il partito – con la lettera minuscola – che fa accordi con questo o con quello perché in Sardegna riesce a fare appena lo spettatore di una partita di scacchi giocata da altri e non ha le palle per aggregare tutti quelli che ritengono non essere di destra o di sinistra, ma autonomisti, e vogliono scardinare i partiti nazionali, per essere egemoni, e non sudditi, in Sardegna.

Dunque buon Abruzzo a tutti! Che la destra vinca con una minoranza eclatante e la sinistra subisca una ulteriore salutare sconfitta. E che la gente manifesti la sua diversità dalla casta, astenendosi dalle urne. Ma, poi, alzando un poco la voce!

Se volete inviare un commento o una risposta
utilizzate il form qui sotto


Torna ai contenuti | Torna al menu