Il Tamburino Sardo


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Limba sarda e cotidianos

Rubrica Campagne

Limba sarda e cotidianos locales
(Piero Atzori)

Frades istimaos,
paris cun ZFPintore, cun Paùlu Pisu e, creo, cun sos prus de sos sardos, semus de accordu ca est una bregùngia manna chi sos cotidianos "sardos" appant decidiu de non pubblicare interventos e nemmancu literas de totus sos chi ant praghère de iscriere in sardu. In cale ateru zassu 'e mundu suzzedint cosas diasi?

Po no si dda jare 'inta a sos chi nos cherent mantenner chietos, mudos e covocados dia risponder cun d'una protesta civile de cuncordare. S'idea mia est sa chi sighit. Saludos a totucantos.


CIVILE PROTESTA CONTRO LA CENSURA DELLA LIBERA ESPRESSIONE IN LINGUA SARDA

La scelta discriminatoria de L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna nei confronti della lingua sarda merita la giusta attenzione e risposte adeguate. Si tratta di battersi per piegare la stampa locale alle nostre esigenze.

OBIETTIVO DELLA PROTESTA

Convincere gli editori dei due maggiori quotidiani italiani stampati in Sardegna che non è conveniente continuare con la discriminazione della lingua sarda (logudorese, campidanese, o limba sarda comuna), o delle altre parlate locali.

Ciò si potrebbe ottenere in vari modi, ad esempio:

a.. attivandosi per far venir meno quel finanziamento pubblico che rende possibile l'adozione di scelte editoriali contro gli stessi lettori;
b.. inviando lettere di protesta ai due quotidiani;
c.. considerato che non pochi lettori acquistano il giornale locale per tenersi informati sulle morti, dando vita ad una cooperativa di giovani che gestiscano on line i necrologi e che stampino un foglio per tutta l'isola, da vendere nelle edicole al massimo a 20 centesimi.

FORMA DELLA PROTESTA

Non acquistare il quotidiano locale secondo un preciso calendario, diciamo a partire dal 20 giugno (dopo le elezioni europee), impegnandosi all'acquisto alternativo di altro quotidiano non locale (l'intento non è certo quello di danneggiare gli edicolanti).

Tale forma di protesta scatta dopo dieci giorni dalla mancata pubblicazione di una lettera in sardo, appositamente scritta e indirizzata ai due maggiori quotidiani locali e si interrompe nel caso di un cambiamento di linea dei giornali.

PUBBLICIZZAZIONE DEL CALENDARIO DI PROTESTA

Tramite tutti i siti internet disponibili, radio, TV locali, ogni altra civile forma di pubblicità, compreso un eventuale annuncio preventivo a pagamento, IN SARDO, su L'Unione sarda e La Nuova Sardegna.

La presente proposta va estesa preventivamente a tutti i partiti, movimenti, associazioni, portali internet che si dicono sensibili alla promozione della lingua sarda affinchè apportino ogni utile contributo o modifica.




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