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Rubrica Finestre
Il Cristo alla Colonna di Tiziano
(Luigi Agus)
Tra le opere del XVI secolo presenti a Sassari, una molto importante, sfuggita quasi completamente agli storici dell’arte è il Cristo alla Colonna della chiesa di Sant’Appollinare di Sassari, esposto nel 2003 presso la nuova pinacoteca cittadina per una mostra temporanea e attribuito a ragione dalla Porcu Gaias a Tiziano Vecellio. Citato per la prima volta dal Costa è un raffinato capolavoro su tela, che pur richiamando l’opera di medesimo soggetto della Galleria Borghese di Roma, datato agli anni Sessanta, risulta più nitido e privo di quel particolare dissolvimento della forma, caratteristico dell’opera tarda del grande maestro.
L’opera in questione è da accostare in particolare al San Giovanni Battista delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, datato al 1542, sia per la resa dei volumi costruiti attraverso un chiaro scuro morbido e nebuloso, sia per l’imponenza della struttura fisica, dipendenti ancora dal polittico Averoldi, dipinto per il legato pontificio nel 1522. Questo intenso Cristo trasognante e quasi assente alle torture che gli vengono inflitte è da considerarsi uno dei massimi capolavori del periodo, forse giunto a Sassari già nella metà del secolo, più precisamente dopo il 1545, quando Tiziano fu a Roma al servizio di Paolo III, pontefice molto vicino a Salvatore Alepus, all’epoca arcivescovo turritano, e a Gavino Sambigucci, grande umanista protetto dall’Alepus.
Tuttavia il tramite potrebbe essere stato pure il cittadino sassarese Alessio Fontana che nello stesso periodo fu al servizio diretto dell’imperatore Carlo V, per il quale, nel 1548, Tiziano eseguirà numerosi lavori. Alessio, figlio del mercante Giovanni che lasciò parte dei suoi beni per la realizzazione del grandioso retablo maggiore del Duomo cittadino scolpito da Martí Díez de Liatzasolo nel 1548 ed oggi sfortunatamente scomparso, fu un importante giurista e funzionario imperiale, nonché amico fraterno di Sant’Ignazio da Loyola fondatore, assieme a Francesco Saverio, della Compagnia di Gesù. Proprio a Ignazio da Loyola il Fontana si rivolse chiedendogli di inviare nell’isola i suoi confratelli per aprire un Collegio Universitario, che fu poi fondato grazie ai lasciti del Fontana nel 1562.
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