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Rubrica bassa cucina
Un altro pezzo di memoria finisce in discarica
(Piero Atzori - comitato di quartiere San Giuseppe)
Vogliamo manifestare il nostro malcontento per la recente demolizione in via Pasquale Paoli, dopo quello espresso dalla signora Maria Contini, dalla prof.ssa Mazzette, da Tino Grindi e altri, che chiedono al Sindaco un cambiamento di rotta e precisi chiarimenti.
Sassari ha perso una bella casa del 1920, intatta, con pavimenti, porte e finestre dell'epoca. Tutto è stato fracassato dalle ruspe, alla presenza di cittadini allibiti. L'antico giardino di limoni è stato il primo a soccombere alla motosega.
La colpa è stata attribuita al Piano Casa, ma si è taciuto delle maglie lasciate aperte da un'urbanistica schizofrenica che mentre nega una finestrella nel centro storico, consente ai furbi di abbattere le case Liberty e di edificare persino sui loro giardini, che rappresentano gli ultimi spazi verdi della città compatta.
E' così il quartiere signorile di San Giuseppe, in balia di speculatori, in pochi decenni è stato trasformato in un'accozzaglia di casoni informi e le sue strade, dimensionate ai tempi delle carrozze, sono oggi intasate da un numero spropositato di auto che rendono il traffico insopportabile e il parcheggio un miraggio.
Con Italia Nostra, Legambiente e varie altre associazioni siamo più volte intervenuti, finora senza successo, per il verde di quartiere e contro la speculazione selvaggia e incolta. Oggi rinnoviamo un chiaro NO a nuovi volumi e un convinto SI alla riqualificazione dell'esistente, salvaguardando, beninteso, gli edifici d'epoca rimasti.
Da parte nostra, al signor Sindaco rivolgiamo la domanda: perché la zona novecentesca, con le sue case Liberty sopravvissute, non è stata fatta rientrare nella tutela delle zone A del Puc, come a Monte Rosello le case popolari degli anni '30 e '50 del secolo scorso?
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